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I SINTOMI DA FATICA CRONICA DEL TRAIL RUNNER, PRONTO INTERVENTO

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I sintomi da fatica cronica nel trail runner si possono verificare più volte nel corso dell’anno. E’ importante prevenirli, riconoscerne l’entità ed agire subito. Lo stato di esaurimento fisico e mentale può essere dovuto a molti fattori ed è spesso molto personale. L’atleta esperto che ha raggiunto negli anni la sensibilità necessaria per autovalutarsi, è in grado di riconoscere ed interpretare le cause. Lo stesso discorso vale per gli atleti che sono seguiti da un allenatore professionale e nutrizionista ed hanno il vantaggio di poter ottenere un feedback immediato. Ma gli altri atleti come possono fare?

In questo articolo, tralasciamo le cause della stanchezza legate ad errori nell’organizzazione degli allenamenti o nella scelta del calendario gare. Evitiamo anche di considerare i fattori esterni (famiglia, lavoro, ecc.) e quelli psico-somatici o di considerare eventuali patologie. Ci concentriamo solo su alcuni killer della prestazione fisica legati alla nutrizione che, in alcune situazioni, sono anche la principale causa della stanchezza cronica del trail runner.

I sintomi transitori o perduranti della stanchezza cronica

Il fisico è una macchina quasi perfetta ed invia spesso segnali ben precisi che, se interpretati correttamente, possono fornire una quadro abbastanza preciso delle cause che mettono in ginocchio il trail runner. Ogni atleta di trail running dovrebbe cercare di riuscire a riconoscere i primi sintomi della stanchezza e, soprattutto, prevenirli per evitare di penalizzare la propria prestazione sia nel breve sia nel lungo periodo. I sintomi che vedremo possono riguardare una stanchezza momentanea e transitoria oppure possono costituire un primo segnale che va approfondito con un medico specialista che rimane sempre il principale punto di riferimento dell’atleta.

Spesso le scarse prestazioni causate dalla stanchezza cronica sono dovute ad uno stato di sfiancamento del fisico che si è raggiunto progressivamente nel tempo. Lo stato di eccessiva spossatezza ed indebolimento è accettabile se dura un settimana, se si è reduci da una gara molto impegnativa, da una settimana di lavoro intenso e di poco riposo che si sono sommati alla pratica sportiva intensa.

Come possiamo valutare razionalmente se abbiamo fatto qualcosa di “extra” o di eccessivo rispetto alle nostre possibilità?

Il modo migliore e più immediato consiste nel riposare completamente una settimana e curare l’alimentazione, prestando attenzione alla qualità e varietà degli alimenti.

Se dopo la settimana di recupero la situazione non cambia, è bene procedere ad un’analisi più approfondita insieme al proprio medico di famiglia.

Questi sono alcuni dei segnali che vi devono suggerire di consultare il vostro medico dopo un’intera settimana di riposo:

  • difficoltà nell’eseguire la routine quotidiana di allenamento
  • problemi di respirazione o una frequenza cardiaca irregolare
  • muscoli doloranti e contratti
  • articolazioni ed ossa particolarmente doloranti
  • mancanza di concentrazione durante il giorno
  • insonnia o difficoltà a riposare con continuità durante la notte

La diagnosi di una stanchezza eccessiva

Il vostro medico, dopo aver escluso cause esterne e transitorie motivazioni caratteristiche della vostra storia clinica, può aiutarvi ad effettuare una valutazione più puntale tramite un esame delle urine e del sangue più approfondito di quello che normalmente viene prescritto di routine. Attraverso l’esame del sangue, con la ricerca di parametri specifici, è possibile individuare eventuali carenze nutrizionali comuni nella pratica del trail running ed agire velocemente. Ricordate che l’esame dovrebbe essere fatto almeno una mese dopo l’ultima gara, in maniera tale da aver dato il tempo al fisico di recuperare sia quanto consumato durante la pratica sportiva intensa sia lo stato di infiammazione e debilitazione generale.

 Nei nostri atleti di Ultra Trail riscontriamo sovente, a fine stagione, parametri del sangue fuori norma, che con il supporto dei Coach e dei nutrizionisti riusciamo a riequilibrare nel giro di poche settimane.

I 6 killer della prestazione nel trail running

Questi sono i 6 micronutrienti che dovete tenere sotto controllo e che più frequentemente raggiungono i minimi livelli nel sangue negli atleti di resistenza e gare endurance:

  • Vitamine del Gruppo B
  • Vitamina D
  • Ferro
  • Magnesio
  • Potassio
  • Sodio

Una volta appurata la carenza di micronutrienti, sarà opportuno verificare le quantità necessarie all’atleta di trail running e capire come possiamo introdurli nella dieta quotidiana, se necessario, tramite integratori specifici. Tutto sempre sotto il controllo medico.

La soluzione immediata

Vuoi verificare subito se hai dei parametri del sangue fuori norma o delle carenze nutrizionali causate dalla tua dieta  quotidiana? Ti aiutiamo noi, scegli il protocollo di analisi nutrizionale utilizzato dagli atleti TRM di trail running, clicca sul link: ANALISI DELLA NUTRIZIONE

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Cristina Tasselli

Direttore Marketing Strategico Digitale - Innovation Manager certificato MISE - in aziende multinazionali, è ancora oggi l’unica atleta donna italiana ad aver percorso 900 km e 55.000mt D+ in montagna in una gara in tappa unica (Transpyrenea 2016, 3° ass. donne). Conta numerosi Podi e Vittorie internazionali sulle gare over 100k. Ha conseguito le certificazioni SNaQ CONI in Allenatore di Trail Running, Preparatore Atletico e in Alimentazione ed Integrazione Sportiva. Dal 2014 è Presidente e dirigente sportivo di società e startup tecnologiche innovative, tra cui Trail Running Movement e Digital Sport 360. Allena atleti elìte di trail running, è formatrice nei corsi per coach di trail running e autrice di articoli su allenamento, alimentazione e integrazione sportiva nelle discipline trail running e running, sia in italiano che in inglese e spagnolo. Gestisce rapporti e collaborazioni con Federazioni e Organizzatori di Gare.